Elaborazione dei pensieri e delle emozioni

“la forza è dentro di noi”, bisogna solo farla emergere.

Elaborazione dei pensieri e delle emozioni

La vera felicità è forse riuscire a vedere il mondo con gli occhi “non velati” come quelli di un bambino. Infatti, la sfida non semplice, nella crescita dell’individuo è di mantenere vivo il fanciullo che risiede dentro di noi e non relegarlo in un angolo buio. La mente, spesso, crea delle emozioni che poi si riflettono nella nostra fisicità. Siamo intossicati dalle idee e nel momento in cui le costruiamo, dobbiamo riuscire anche a selezionarle per evitare il loro peso.

In questa vita di continuo divenire, l’intossicazione esistenziale potrebbe manifestarsi in sentimenti di rimorso, vendetta, ansia o paura: la paura è, infatti, il nostro peggior nemico. La paura che parte da lontano e che può condizionare la nostra vita come un trauma infantile, che lascia una cicatrice nella personalità fonte di trauma psicospirituale.

In questo tumultuoso mare è indispensabile imparare ad ascoltarsi per affrontare, comprendere, esporre e magari condividere vecchi problemi irrisolti ed avere una diversa visione del mondo in cui viviamo. Si potrebbe per esempio imparare dalle esperienze, magari vissute in vite precedenti e che poi ci portiamo dietro quando Ri-nasciamo; oppure apprendere delle tecniche di meditazione, di training autogeno o altre metodiche che comportano un rallentamento della frastornata esistenza moderna.

Possono essere percorse, quindi, diverse strade in base alle attitudini personali, al fine di riallinearci e liberarci di tanto malessere interiore che, se unito con fattori genetici negativi, può portare a mix letali per la nostra vita.

“Col nostro PENSIERO possiamo determinare la natura degli eventi”.

L’alimentazione psichica, affettiva o relazionale associata all’alimentazione metabolica e alla alimentazione sensoriale compongono il quadro definitivo entro cui il Dr. Insana medesimo intende inserire le sue proposte di cura. In conclusione, “l’amor che move il sole e le altre stelle”, l’ultimo verso della Divina Commedia è il fenomeno di riferimento per un amore verso se stessi che è amore per gli altri.